Salve a tutti, ecco a voi un piccolo spazio di gente satura che non ne puo più dei soprusi subiti dal sub-proletariato, del potere dilagante dei mass media dello stato colluso con i poteri forti e la mafia, della cultura asfittica e lercia che domina la società attuale, di questa politica arrogante e sempre più distante dal cittadino, da questa... AOOO! Ma è solo na raccolta de disegnini brutti!...

Tuesday 4 May 2010

In Cucina con Stefano (2)

Il Vaso di Pandoro:
Bene.
Questa volta sarò di parte:
da grande appassionato di pasticceria meridionale darò una spiegazione tecnica
a tutto ciò prendendo in esame un tipico dolce del nord:
Il Vaso di Pandoro da me scoperto solo pochi anni fa.

La mia professione mi ha portato al nord Italia, quindi come molti immigrati
ho sofferto per la mancanza di cibi tipici come mozzarelle, ragù, parmigiana, soffritto,
pizze, pizze fritte, paste cresciute, pomodorini, casatiello linguine e principalmente il pane.
( vedi ricetta del Pane Chai di prossima pubblicazione )
Come tutti i meridionali dopo appena due giorni ero già attrezzato di tutto punto
e agganciato ad una rete di spacciatori dei suddetti articoli.
Più difficile è stato risolvere con i dolci, e quindi per lungo tempo
( circa una settimana ) mi sono arrangiato con i variegati prodotti locali:
Il Panettone.
Dopo circa un mese ho sentito il bisogno di provare dell’altro,
mi sono quindi spostato di pochi chilometri e in provincia di Verona
ho trovato il Pandoro, già lo conoscevo ma quello locale /artigianale e tutta un’altra cosa.

Poi un’amico colega, un giorno, stanco dei miei mirabolanti racconti e nostalgie partenopee vedi:
cassate, babà con crema e fragole o con ciliege, cannoli, sfogliatelle ( ricce e frolle ),
code di aragosta, sciù alla crema di arancia, di banana, al caffè al, cioccolato, tartufi, gelatine di frutta,
zuppette zuppe inglesi, millefoglie, teste di moro bianche e nere, struffoli, pastiere, delizie al limone,
gelati, torroni, paste di mandorla ecc........
mi disse:
Caro il mio terrone, ti farò provare una cosa che neanche immagini, una cosa
che ti farà smettere di parlare e rimpiangere queste cosucce da nostalgico meridionale.
’Azz!
non mi feci pregare, e da persona aperta a tutto gli chiesi subito la ricetta
o chi fosse il miglior pasticciere a Milano che potesse vendermi una cosa tanto prelibata
e soprattutto degna del mio palato esigente.
In realtà era una trappola ( tipo lo sketch della cadrega di Aldo Giovanni e Giacomo )
Mi invitò a cena e mi propinò da subito un dolce enorme, un Pandoro con dentro una cosa
vista da me solo in un film di Dario Argento, la cosa ribolliva, aveva un aspetto indefinibile
mutante, dai colori indecisi, si intravedevano inoltre pezzi di carne di origine non chiara definita,
pezzi strappati chi sa a chi, sfilacci e orecchie.....credo.
Per farla breve.......
da quel giorno come mitologia insegna ho chiamato il dolce ” Vaso di Pandoro ” contenitore
di tutti i mali del mondo racchiusi in un unica ricetta, ” La Cassola ”.
A differenza di Zeus che si raccomandò di non aprire mai il vaso, il mio collega me lo diede già aperto,
affinchè il male oscuro sprigionasse da subito tutti i suoi effluvi.
In realtà io no ho mai ricevuto da Ermes il dono della curiosità come invece Pandora,
e me ne sarei bellamente fottuto di provare il malefico bombolone.
Inoltre come tutti sanno nel vaso di Pandora fu richiusa anche Elphis ( no Elvis ) la speranza,
liberata solo in seguito, dando all’umanità per l’appunto un piccolo barlume di luce dopo tanta disperazione.
In questo caso non c’è nulla da fare, è stata creata una cosa infernale da non tramandare
tanto pesante da soffocare anche la più piccola speranza di tornare ad un peso forma normale,
e con un tasso di colesterolo accettabile.
Infatti da Due anni predo le statine. ( medicine potentissime contro il colesterolo )
colpa di un unica
Cassola.....maledetta!


S.A.

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